Interventi di sostegno per lo sviluppo economico e la salvaguardia dell’occupazione

Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Campania hanno firmato un Protocollo d’intesa per il rilancio delle aree più colpite dalla crisi economica, al fine di stimolare nuovi investimenti per lo sviluppo del sistema produttivo e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Sviluppo Campania, società in house della Regione Campania, ha il compito di:

  • supportare le decisioni istituzionali in tema di politiche di sviluppo regionali coerenti con il paradigma dell’integrazione dei Fondi SIE, adottato dalla programmazione come fattore cruciale di successo;
  • implementare un sistema di servizi in grado di costruire forti sinergie tra azioni di sostegno alle imprese, gli interventi, pianificati ed in corso di attuazione, infrastrutturali, ambientali, di ricerca e sviluppo tecnologico, e quelli sociali, occupazionali e formativi;
  • valorizzare le realtà più innovative ed i potenziali di eccellenza già presenti nei diversi contesti territoriali attraverso il supporto dei programmi di sviluppo;
  • sostenere le imprese nel superare le principali asimmetrie ed i vincoli di diversa natura, che ostacolano le attività ed i programmi di innovazione e sviluppo;
  • promuovere ed attuare azioni di rimozione delle criticità e delle diseconomie che riducono, e molto spesso annullano, le opportunità occupazionali di un territorio così come l’attrattività.

Per il raggiungimento di tali finalità ed obiettivi, Sviluppo Campania si rivolgerà a:

  • Imprese interessate dagli interventi agevolativi e investimenti definiti nel PAC III Aree di Crisi: Contratti di Sviluppo e Programmi di Investimento (DM Investimenti Innovativi);
  • Lavoratori coinvolti dalle crisi nei territori target non percettori di alcuna misura messa in campo dalla Regione ai fini di tutela dell’occupazione e delle politiche attive del lavoro (a titolo esemplificativo LOA);
  • lavoratori interessati dagli ammortizzatori sociali ordinari e i giovani disoccupati e/o inoccupati residenti nelle cinque aree di crisi;
  • Start up imprenditoriali;
  • Principali stakeholder ed operatori economici del territorio;
  • Enti locali

L’approccio adottato sarà del tipo analisi-intervento le cui azioni previste saranno:

  • Analisi delle aree economico – produttive e delle potenzialità dei territori ricompresi nelle Aree di crisi ;
  • Analisi dell’offerta e della domanda di lavoro nelle Aree di Crisi;
  • Mappatura, censimento, realizzazione database e cartografia degli interventi realizzati, nazionali e regionali, nelle Aree di crisi e delle aree industriali disponibili nei territori;
  • Azioni di accompagnamento alla creazione di reti di impresa, filiere ed internazionalizzazione;
  • Azioni di accompagnamento al marketing territoriale;
  • Azioni di accompagnamento allo scouting opportunità imprese e lavoratori;
  • Azioni di accompagnamento: misure autoimprenditorialità e tutoraggio pre/post start-up.

Tali azioni permetteranno di raggiungere le seguenti opportunità:

  • individuare, attraverso un lavoro di stratificazione territoriale, interventi finalizzati ad arginare le fragilità del territorio nel nuovo ciclo di Programmazione economica regionale;
  • sostenere e stimolare i processi di sviluppo endogeno delle Aree di Crisi;
  • attivare risorse sociali, istituzionali e produttive capaci di rivitalizzare le Aree di crisi tramite processi di inclusione sociale, ricollocazione forze-lavoro;
  • costruire una metodologia di classificazione per delineare i criteri necessari all’identificazione delle Aree di Crisi complesse nella Regione Campania ed in considerazione dell’imminente rifinanziamento della L. 181/89.

 

Info e documentazione: